Questo glossario spiega, in maniera semplice, il significato dei termini medici che trovate in questo sito.

Un utile strumento per capire meglio la malattia.

Sostanza adatta ad essere impiegata nell’uomo, in grado di accumularsi in un particolare tessuto od organo. Solitamente è un medicinale che contiene nella sua struttura una sostanza che emette radiazioni, chiamata radionuclide. Quando viene introdotto nell’organismo partecipa ai processi chimici di uno o più tessuti, sia come tracciante di una funzione dell’organismo (per una diagnosi "in vivo" sul paziente), sia come sorgente di irradiazione dei tessuti malati per l'effettuazione della radioterapia (radioisotopoterapia).

E' un atomo con un nucleo "instabile" che spontaneamente emette radiazioni, che possono essere gamma, X o beta a seconda del radionuclide.

La radioterapia è una terapia medica che consiste nell’uso di radiazioni ionizzanti. Viene utilizzata per trattare i tumori in quanto le radiazioni ionizzate utilizzate sono in grado di danneggiare il DNA del tessuto bersaglio. Le cellule tumorali sono raramente capaci di riparare i propri danni e quindi vanno incontro a morte cellulare.

Vengono anche chiamati raggi Röntgen, dal nome del fisico tedesco Konrad Wilhelm Röntgen che li ha scoperti. Quando i raggi x attraversano la materia producono degli ioni, le radiazioni ionizzanti. Poiché i tessuti del corpo, a seconda della loro composizione, assorbono più o meno intensamente queste radiazioni, i raggi X vengono utilizzati per fotografare gli organi interni dell’organismo: sono le cosiddette radiografie. Attraversando i tessuti in quantità adeguata i raggi X possono produrre delle lesioni alle cellule: per questa loro proprietà vengono anche utilizzati come terapia in alcuni tipi di tumori.

Assenza di segni che la malattia è in atto.

Situazione in cui la malattia è ancora presente, ma ridotta e asintomatica, per cui il paziente non necessita di ulteriori trattamenti.

Il termine replicazione indica un processo per cui un elemento biologico si riproduce tale e quale; in particolare, la formazione di cellule figlie identiche alla cellula madre di origine.

Con il termine “resezione” si intende l’asportazione chirurgica di un organo o di una sua parte. La resezione transuretrale viene fatta per via endoscopica, senza perciò incidere esternamente i tessuti, e utilizza come via d’accesso l’uretra, cioè il canale che dalla vescica porta l’urina verso l’esterno.

Esaminazione visiva del retto che viene eseguita introducendo uno strumento, il protoscopio, nell’ano del paziente. È chiamata anche proctoscopia.

E’ un esame diagnostico che utilizza le tecniche di ricostruzione delle immagini derivate dalla Tomografia Computerizzata (TC). E’ basata sull’impiego di un campo magnetico esterno in grado di visualizzare con grande precisione l’organo analizzato. Diversamente dalle radiazioni ionizzanti (raggi x) utilizzate dalla radiografia e dalla TC, non sembra determinare danni ai tessuti viventi, perché l’energia impiegata è minima e non provoca alterazioni della struttura delle molecole.