Il testosterone (17-B-idrossiandrost-4-en-3-one) è un ormone steroideo androgeno presente sia nell’uomo che nella donna, che viene sintetizzato a partire dal colesterolo.
Il testosterone (17-B-idrossiandrost-4-en-3-one) è un ormone steroideo androgeno presente sia nell’uomo che nella donna, che viene sintetizzato a partire dal colesterolo.
La sua azione primaria è la ritenzione di azoto e la stimolazione e il mantenimento della crescita, sviluppo e funzione dei caratteri sessuali secondari maschili. È responsabile, tra l’altro, della comparsa di peli, dell’abbassamento del tono della voce nell’età puberale, dello sviluppo della libido, dell’aumento della massa muscolare e della funzionalità sessuale (spermatogenesi o funzionamento ovarico).
Il testosterone svolge, però, anche altre funzioni, per esempio partecipa anche al metabolismo e alla comparsa della pigmentazione cutanea per irradiazione solare.
Nell’uomo il testosterone viene prodotto dalle cellule di Leydig nei testicoli e dalle ghiandole della corteccia surrenale; nella donna, invece, questo ormone è prodotto dalle ovaie e dalle ghiandole surrenali, e i suoi livelli variano naturalmente per effetto dell’età e della gravidanza: durante la pubertà e la gestazione il testosterone ha un picco, mentre si riduce durante la menopausa e nella vecchiaia.
Il livello di testosterone nel plasma varia in base ai ritmi circadiani: al mattino la sua produzione è maggiore, mentre di notte tocca il livello minimo. Non esistono valori standard di testosterone, ma convenzionalmente si definisce abbondante quando il testosterone totale supera 12 nmol/l (nanomole per litro) e carente quando è al di sotto di 8 nmol/l. La carenza di testosterone è nota come ipogonadismo.
Il testosterone viene distinto in libero, cioè che circola attivo nel sangue, e legato o non attivo: quest’ultimo è circa il 98% del testosterone totale nell’uomo e il 99% nella donna. L’aggettivo “legato” indica che il testosterone è legato a molecole di proteine plasmatiche, di solito globulina legante gli ormoni sessuali (SHBG) o albumina.
L’equilibrio tra testosterone libero e legato viene mantenuto dall’organismo, per cui se il loro rapporto viene alterata, intervengono meccanismi chimici e biologici che ripristinano le corrette proporzioni. Ad esempio, se si verifica un aumento eccessivo del testosterone libero, esso viene trasformato in estradiolo, un ormone tipicamente femminile, e viene ridotta la sintesi di testosterone nei testicoli.
La sua carenza contribuisce a causare alcune gravi patologie, per esempio obesità, osteoporosi, disfunzione erettile, impotenza, riduzione delle dimensioni del seno, infertilità, depressione, irritabilità, incapacità di concentrazione e malattie cardiovascolari.
Altrettanto rischiosi sono gli effetti di un eccesso di testosterone, in primis bassa conta spermatica ( oligospermia), riduzione della fertilità, impotenza, ingrossamento della prostata e difficoltà ad urinare, elevata pressione sanguigna, innalzamento del colesterolo, sbalzi nell’umore.
La letteratura scientifica ha provato a dimostrare la correlazione tra i livelli di testosterone e il rischio di tumore alla prostata, ma al momento non esistono ancora evidenze a riguardo.