13 Novembre 2016

La prostatite è un’infiammazione che provoca sintomi simili a quelli del tumore alla prostata: alcuni consigli per riconoscere i sintomi e alleviare il dolore.

Differenze tra prostatite e tumore alla prostata

La prostatite è un’infiammazione della ghiandola prostatica, probabilmente causata da un’infezione, ed è una condizione molto dolorosa che colpisce, secondo le stime riportate dalla Prostate Cancer Foundation, il 50% degli uomini in tutto il mondo nell’arco della loro vita e circa il 25% degli uomini che si rivolgono a un medico per problemi urologici.
Le fasce di età più a rischio per questa infiammazione sono gli uomini giovani o di mezza età, con un picco tra i 30 e i 50 anni.

Il sintomo più comune di prostatite cronica è il dolore del perineo, l’area compresa tra lo scroto e l’ano. Altri sintomi sono per esempio:

  • eiaculazione dolorosa;
  • dolore o bruciore durante la minzione;
  • desiderio di svuotare spesso la vescica, anche quando è quasi vuota;
  • fuoriuscita incontrollabile di urina;
  • indolenzimento nella zona dei reni;
  • dolore all’inguine;
  • senso di fastidio intorno ai testicoli;
  • presenza di sangue nelle urine;
  • brividi;
  • febbre alta;
  • pressione nella zona del retto;
  • pulsazioni genitali o rettali;
  • problemi di natura sessuale;
  • calo del desiderio sessuale.

Tuttavia, i sintomi variano molto da uomo a uomo, così come la loro intensità.
Alcune forme di prostatite possono essere diagnosticate con una semplice esplorazione rettale o con un test delle urine.

È possibile classificare quattro diversi tipi di prostatite:

  • Sindrome del dolore pelvico cronico (CPPS), il tipo più comune di prostatite, che perdura nel tempo e generalmente si manifesta con dolore nella zona pelvica. La sua origine è ancora sconosciuta, ma si pensa che sia di origine nervosa, legata allo stress e all’ansia, per questo motivo è difficile da diagnosticare.
  • Prostatite batterica acuta, causata da un’infezione batterica della ghiandola prostatica, è abbastanza rara. Ha un’evoluzione molto rapida e, trattandosi di un’infezione, può essere associata a febbre alta ed elevata sudorazione. Può essere una conseguenza di un’infezione delle vie urinarie, di una biopsia prostatica o dell’utilizzo del catetere.
  • Prostatite batterica cronica, come per la prostatite batterica acuta, si tratta di un’infezione della prostata, ma in questo caso dura più di tre mesi. È una forma rara che colpisce persone che in passato hanno avuto infezioni delle urine o dell’uretra.
  • Prostatite asintomatica, viene diagnosticata per caso se il paziente viene sottoposto a screening per altre patologie (ad esempio si sottopone a test per la fertilità o per il tumore alla prostata) e non è associata ad alcun sintomo o disturbo.

La prostatite non sempre è curabile, ma esistono trattamenti e rimedi per alleviare il dolore.
Non esistono terapie miracolose, soprattutto nel caso della CPPS, ma con il tempo il paziente deve imparare a riconoscere i sintomi e a controllarli.

ALCUNI RIMEDI PER ALLEVIARE I SINTOMI

Nei casi in cui la prostatite non è di origine batterica, esistono alcuni rimedi alternativi all’assunzione di farmaci, che possono alleviare la sofferenza e aiutare il paziente a controllare il fastidio. Ecco alcuni esempi:

  • fare il bagno in acqua molto calda;
  • evitare bevande alcoliche, frizzanti e contenenti teina o caffeina;
  • bere molta acqua (almeno 6-8 bicchieri al giorno);
  • evitare cibi molto speziati o acidi;
  • alleviare la pressione sulla prostata cercando di non stare troppo a lungo seduti, oppure sedersi su un cuscino;
  • fare attività fisica;
  • esercitare i muscoli del pavimento pelvico;
  • non usare la bicicletta oppure farlo utilizzando appositi pantaloncini imbottiti per attutire l’impatto sulla prostata;
  • provare tecniche di rilassamento (respirazione controllata, meditazione, musica dolce, yoga etc.).

I rimedi che sono efficaci per qualcuno, mentre per qualcun altro possono non portare alcun beneficio. È consigliabile annotare su un diario le proprie abitudini alimentari e le attività quotidiane, per capire se determinati comportamenti possono migliorare o peggiorare i sintomi della prostatite. Questo diario sarà anche di aiuto al medico per consigliare la terapia più adeguata al paziente.

La prostatite può accompagnarsi a sintomi simili a quelli del tumore alla prostata, ma non per questo la sua comparsa aumenta il rischio di altre malattie prostatiche.
È opportuno consultare un medico quando si prova un forte dolore a livello pelvico e/o quando si prova sofferenza durante la minzione o l’eiaculazione. Alcuni tipi di prostatite possono peggiorare o determinare altri problemi di salute (ascessi, infezioni batteriche del sangue, alterazioni dello sperma con possibile infertilità, innalzamento dei livelli di PSA se non vengono trattati in tempo.

Proprio l’aumento del PSA è una conseguenza della prostatite che può allarmare il paziente, perché il PSA è il principale marcatore del tumore alla prostata. In realtà non è stato individuato alcun collegamento tra prostatite e rischio tumorale.

FONTI

Plotnick B, How Prostatitis Differs from Prostate Cancer, Newsmax, 26 Marzo 2016 Mayo Clinic, Diseases and Conditions: Prostatitis, 2014 National Cancer Institute, Understanding Prostate Changes: A Health Guide for Men Prostate Cancer UK, Prostatitis, 2015 WebMD, Prostate Problems, 2014

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