La salute maschile dipenderebbe anche dalla regolarità dell’attività sessuale: due studi americani indagano il legame tra frequenza dell’eiaculazione e rischio tumorale della prostata.
Il World Cancer Reasearch Fund International sconsiglia il consumo di carni rosse e lavorate. Ma quali effetti hanno le carni bianche sul rischio di tumore alla prostata?
Una revisione dei precedenti studi sul tema sembra confermare l’esistenza di una relazione tra consumo di pomodori e riduzione del rischio di tumore alla prostata, grazie alla presenza di una sostanza nota come licopene.
Il dibattito sulla validità diagnostica del PSA nei programmi di screening ha fatto sì che la comunità scientifica si concentrasse anche sulla ricerca di altri strumenti diagnostici. Tra i marker del tumore alla prostata sui quali la ricerca sta concentrando la propria attenzione troviamo il PCA3: proviamo a vedere di cosa si tratta.
Secondo una ricerca pubblicata su European Urology le eiaculazioni frequenti hanno un effetto protettivo nei confronti del tumore alla prostata a basso rischio.
Il consumo eccessivo di latte, formaggi, yogurt e altri alimenti ricchi di calcio potrebbe influenzare l’incidenza e la mortalità per tumore alla prostata, ma non esistono ancora evidenze scientifiche universalmente riconosciute.
Cosa mangiare per ridurre il rischio di sviluppare il cancro alla prostata? Esiste una dieta da seguire durante la terapia? In generale, come per l’attività fisica, mirare a un modello alimentare sano è un investimento per la propria salute generale ed è più semplice di quanto si possa pensare.
L'esercizio fisico è alla base di uno stile di vita sano per tutti. In particolare, è uno dei fattori ambientali in grado di influenzare positivamente il rischio di cancro alla prostata. Perché è importante cominciare a praticare un’attività fisica regolare? Come strutturare un piano di allenamento?